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Gli anni al contrario

  • Immagine del redattore: Li majo libri
    Li majo libri
  • 30 mar 2018
  • Tempo di lettura: 3 min


Il giorno 21 Febbraio la classe quinta assieme ad alcune ragazze della classe quarta del liceo scientifico-linguistico Ettore Majorana ha incontrato la scrittrice Nadia Terranova. L’autrice del libro “Gli anni al contrario”,che i ragazzi avevano precedentemente letto, è venuta per discutere e confrontarsi sul suo romanzo. E non solo.


I ragazzi si sono dimostrati molto partecipi e le hanno rivolto molte domande,sia sul libro sia sul suo punto di vista temi sollevati nel romanzo. Ecco alcune delle domande poste dai ragazzi e le corrispondenti risposte dell’autrice.


Puoi raccontarci la tua esperienza prima del romanzo?

Ho iniziato tardi, prima facendo la quarta di copertina per libri di altri scrittori. Tuttavia ho sempre desiderato scrivere le mie storie; infatti lavoravo e nel frattempo scrivevo. Scrivevo ciò che mi veniva in mente. Ho iniziato con i libri per bambini. Mi rendo conto solo oggi di quanto sia complicato scrivere questo genere di libri. Visto che sono in grand parte illustrati bisogna fare molta attenzione alla lunghezza del testo. Inoltre per scrivere per bambini devi necessariamente scrivere con una voce da bambino affinché il tuo piccolo lettore possa comprendere la storia.

Come mai hai deciso di raccontare una storia così profonda come quella di Gli anni al contrario in poco più di 100 pagine?

Innanzitutto ho scelto di raccontare una storia così profonda in così poche pagine perché volevo raccontare un arco narrativo ben preciso. Volevo incentrare la vicenda sui due ragazzi protagonisti, Aurora e Giovanni, che subiscono gli eventi esterni,sul loro amore e sui problemi che si ritrovano ad affrontare. Volevo raccontare la prima parte come una cronaca. E’ stata una scelta,volevo dare al lettore una visione particolare del racconto.

Crede che la partecipazione dei giovani alla vita politica sia cambiata tra gli anni ‘70/’80 e oggi?

Sì, negli anni ‘70/’80 si partecipava moltissimo alla vita politica. Già da bambino sapevi da che parte schierarti. Oggi i ragazzi a 18 anni,a pochi mesi dal voto, non hanno ancora idea di come funzioni la politica e tantomeno chi votare. Negli anni ’80 tutti avevano un ruolo nella vita politica,oggi c’è chi non se ne interessa minimamente. In quegli anni la politica univa le persone,si usciva per organizzare manifestazioni,discutere di politica etc... Le notizie e le comunicazioni si diffondevano diversamente, per mezzo di giornali o telefono (ovviamente non gli smartphone di oggi) perciò un giovane che veniva a conoscenza di una notizia o decideva di seguirla o di diffonderla. Oggi si esce per perdere tempo,per andare a prendere un aperitivo e parlare di cose che personalmente trovo inutili. Per conoscere notizie nuove abbiamo mille mezzi: smartphone,computer,giornali,TV…Nonostante questa fortuna,non ce ne facciamo nulla.

La droga è in parte protagonista del libro. Purtroppo l’uso di queste sostanze non è particolare solo degli anni ’70 e ’80. Difatti anche oggi moltissimi ne abusano. Pensa che la legalizzazione della cannabis potrebbe aiutare a non cadere nella dipendenza di sostanze più pericolose come ad esempio l’eroina?

Sono d’accordo con la legalizzazione della cannabis per due motivi. Prima di tutto credo sia giusto distinguere le droghe leggere da quelle che provocano gravi dipendenze. Inoltre penso che legalizzare la marijuana possa regalare dei vantaggi allo stato. In questo modo verrebbe sottratto moltissimo denaro alla mafia e i soldi ricavati andrebbero allo stato. Potrebbero essere utilizzati per apportare dei miglioramenti in edifici statali che hanno ad esempio bisogno di essere ristrutturati. Sono a favore perché penso che da una legge sulle liberalizzazione si possano trarre solo dei vantaggi.

Torniamo al romanzo: in che modo Giovanni e Aurora si innamorano nonostante le loro famiglie abbiano ideologie politiche diversi?

Le due famiglie di Aurore e di Giovanni sono diverse ma nello stesso tempo uguali. Sono legati dal provincialismo che in questi anni è presente nella mentalità degli abitanti di una città come Messina.. Giovanni e Aurora si innamorano molto velocemente. Nonostante siano diversi per provenienza si rendono conto di non essere così tanto lontani. Hanno gli stessi interessi: uscire dalla gabbia della loro famiglia in cui sono sempre stati imprigionati e creare una famiglia tutta loro. Vogliono dare alla loro famiglia il calore che da piccoli non hanno ricevuto.

Giovanni e Aurora sembrano a volte riconciliarsi nel corso del romanzo. Crede che il loro amore sia destino o solo frutto del caso?

Risponderò a questa tua domanda in modo molto veloce. Non credo nel destino. Non credo sia tutto già scritto,ma che siamo noi a scriverci la nostra storia.


di Katia Negodina

 
 
 

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