Il sistema scolastico canadese
- Li majo libri
- 5 apr 2018
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 15 apr 2018
La scuola italiana. Oggetto di preoccupazione da parte dei nostri politici, bersaglio di mille riforme, colpevole di rimanere sempre indietro rispetto al resto del mondo. “Non sarebbe meglio avere le piscine come in Francia?”; “In Norvegia gli studenti sono più motivati”; “In Australia il computer ha licenziato da un pezzo la penna e dato un po’ di respiro ai polmoni della Terra”; “In Canada gli studenti non si sentono obbligati a frequentare le lezioni perché hanno la possibilità di scegliere cosa studiare e di droppare quando i corsi si rivelano diversi dalle aspettative”. Si tratta di affermazioni frequenti, soprattutto di chi vede l’erba del vicino sempre più verde.
Partiamo da una considerazione: ogni paese ha un sistema scolastico che rispecchia la sua storia, cultura e richiesta di lavoro. È molto difficile (se non impossibile) affermare che un sistema scolastico sia migliore di un altro. Ognuno infatti può focalizzarsi su un aspetto diverso, come ad esempio la disciplina, il ragionamento logico-matematico, la memoria, il senso critico; ma anche la cultura generale, la creatività, lo spirito di iniziativa e il team work. L’articolo che segue non ha lo scopo di esaltare un sistema scolastico rispetto ad un altro. Si tratta di uno sguardo veloce ed interno ad uno dei sistemi scolastici che è riuscito a scalare le classifiche mondiali, piazzandosi tra i primi per numero di studenti diplomati, laureati e assunti in breve tempo. Vediamo allora quali possono essere considerati punti di forza e quali quelli di debolezza all’interno delle scuole canadesi.
Le high school nel Canada anglofono ricalcano la struttura delle scuole negli USA: armadietti, mense, tante aule (una per ogni professore), sale di informatica, biblioteche, almeno due palestre, sale pesi, piscine, campi di rugby o american football… Per poter garantire questi e molti altri servizi, le scuole canadesi sono in genere edifici imponenti, che possono raggiungere anche i 4 o 5 piani in altezza. Proprio come quelle dei movies americani, per intenderci. La scuola nella vita di uno studente canadese non è solo luogo di lezioni e studio: chi pratica uno sport fa spesso parte delle squadre della scuola, chi ha una passione può portarla avanti frequentando club pomeridiani, chi vuole dare una mano nel settore del volontariato non deve far altro che rivolgersi al main office. Aule studio con insegnanti di ripetizioni completano l’offerta didattica, dando allo studente la possibilità di ricevere un valido aiuto in qualsiasi momento della giornata.
Dunque, come sceglie la propria scuola uno studente canadese? Questa scelta purtroppo non è permessa: la scuola da frequentare è quella del proprio quartiere, alla quale ci si deve obbligatoriamente iscrivere. Questo vincolo crea a volte disagi, specialmente se la propria scuola di quartiere non è considerata di buon livello accademico. Per poter aggirare questo problema alcuni studenti canadesi inviano l’iscrizione ad altre scuole, giustificandosi con la scusa di voler seguire una materia o uno sport che nella loro scuola di quartiere non è presente.
Liceo classico? Linguistico? Istituto tecnico o professionale? La scelta piove come una doccia fredda su giovani studenti delle scuole medie italiane che, all’età di 13 anni, devono decidere quale percorso di studio intraprendere per la loro formazione superiore. Se provate a spiegare quale sia la differenza tra un liceo scientifico e un centro di formazione professionale ad un liceale canadese, vi guarderà probabilmente allibito. “So you can’t choose your classes?” Non proprio. Scegliamo il tipo di scuola. Poi all’interno del tipo di scuola scelto ci possono essere anche materie meno “gradite”, ma si stringono i denti e si va avanti. Nelle high school invece sono gli studenti a scegliere le materie da frequentare. La scelta avviene all’inizio dell’anno, sotto la guida del guidance counselor, figura che la funzione di aiutare gli studenti nel loro orientamento (anche per quanto riguarda college e università). Le uniche materie obbligatorie sono inglese e matematica, per il resto via libera a qualsiasi lingua, scienza, arte… Accanto a corsi “classici” come biologia, latino, chimica, si possono trovare business studies, cucina, drama e design. Uno studente può quindi avere nella sua timetable sia materie da “liceo” che da “istituto professionale”. E se ci si accorge che un corso non rispecchia le proprie aspettative o il livello è troppo alto? Semplice, you drop it! L’aspetto negativo di questo meccanismo è però che soprattutto gli studenti un po’ più pigri o timidi tendono a mollare un corso dopo le prime settimane solo perché risulta difficile. Così viene meno l’opportunità di confrontarsi con qualcosa di challenging, che alla fine potrebbe dare grandi soddisfazioni.
L’anno scolastico canadese è diviso in due semestri. Ogni semestre gli studenti possono studiare 4 materie. Alla fine dell’anno quindi, il curriculum conterrà 8 corsi totali. Studiare 4 materie a semestre significa avere gli stessi corsi ogni giorno. In questo modo si ottimizzano i tempi e i professori riescono a spiegare un intero programma in 3 o 4 mesi, tenendo costantemente sotto controllo l’andamento della classe. Sì, so cosa stavate pensando: meno materie, meno compiti. All that glitters is not gold. Proprio perché le materie sono solo 4, i professori assegnano qualcosa da fare ogni giorno. I compiti possono essere per il giorno dopo o per un mese dopo, come nel caso di progetti e presentazioni. In Canada la creatività e la puntualità nella consegna di un lavoro sono due componenti estremamente importanti: gli studenti devono quindi imparare a pensare fuori dagli schemi in tempi relativamente brevi, organizzando giorno dopo giorno il proprio lavoro. Nessuna interrogazione né verifica a crocette, solo tanti saggi brevi, lavori di gruppo e presentazioni. Il lavoro intensivo svolto sulle quattro materie di ogni semestre permette allo studente di concentrarsi di più sugli argomenti e al professore di terminare il programma senza fretta. Questo metodo però non si rivela molto efficace per materie come le lingue, matematica, fisica o chimica, dove una continuità annuale sarebbe da preferire.
Gli studenti canadesi iniziano a pensare ai loro studi post-secondari relativamente presto. A volte la richiesta di iscrizione ad un’università viene mandata due o tre anni prima della fine dell’ottenimento del diploma. L’età di accesso all’università è di solito intorno ai 17 – 18 anni, subito dopo la fine dei quattro anni di high school. Ultimamente sta prendendo piede anche la possibilità di prendersi una pausa (gap year), per chiarirsi le idee sul proprio futuro. Esistono addirittura associazioni che promuovono il gap year. Attraverso la collaborazione con le scuole viene permesso agli studenti di viaggiare, fare volontariato o iniziare a lavorare per un periodo che varia da 3 mesi ad un anno prima di iniziare il college o l’università.
Altra caratteristica (e sostanziale differenza tra sistema scolastico canadese e italiano) sono i voti. Le valutazioni partono da ‘R’ con significato di “insufficiente” per proseguire con una scala numerica da 1 a 4 (dove 4 indica il massimo). L’1 e il 4 sono intervallati da 2-, 2+, 3-, 3+, etc… I voti delle pagelle sono invece in percentuale. Molta importanza è riservata alla media della classe, riportata a lato della propria sulle schede di valutazione. Ogni semestre si chiude con dei final assessments, esami di riepilogo che hanno un peso notevole sull’attribuzione del voto finale. Una performance mediocre ad un esame finale può compromettere drasticamente anche il voto di uno studente che ha sempre mantenuto una media alta.
Come si sarà potuto notare, il sistema canadese si incentra sul lavoro di gruppo, la creatività e lo sviluppo di abilità epositive. Gli studenti vengono spinti a trovare delle soluzioni da soli, anche senza spiegazione del docente. L’importanza della fisica è concentrata nel ragionamento, e le formule non devono essere imparate a memoria. Le lingue, parlate e scritte di getto, fanno a meno della grammatica, perfezionata in un secondo momento. Nessun programma rigido da seguire, il professore ha carta bianca e scrive, insieme ai suoi alunni, quello che vorrebbero approfondire, studiare, conoscere. Sicuramente è una scuola da cui il sistema italiano potrebbe prendere spunto, così come anche i canadesi potrebbero prenderne alcuni da noi. Meglio studiare sui libri o sui computer? Meno materie più approfondite o uno sguardo più ampio su molte, che magari può far scoprire passioni nascoste? Non ci sono risposte definitive. Dipende dal metodo di apprendimento e dalle preferenze del singolo.

di Francesca Musella
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