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  • Immagine del redattoreLi majo libri

Un viaggio memorabile

Roma-Cracovia, 18/02/18



Io e la mia classe insieme ad altre due del nostro liceo, accompagnati dalla nostra professoressa di Inglese, abbiamo avuto la fortuna di passare cinque giorni in Polonia.

Il raduno per la partenza era previsto alle ore 13 presso l’aeroporto di Roma-Ciampino Giovan Battista Pastine, dove ci siamo incontrati solo con la classe quarta poiché la classe quinta è partita da Fiumicino con scalo a Monaco per risparmiare sul biglietto aereo. Dopo essere sopravvissuti al lungo e scomodo controllo di sicurezza ci siamo incamminati verso il gate 17 “Roma-Katowice” per prepararci all'imbarco. Il nostro volo della compagnia aerea ungherese “Wizzair” è arrivato a Katowice con un anticipo di venti minuti quindi alle 17:10 invece che alle 17:30. All'aeroporto ci aspettava un pullman che ci ha portato al nostro “Ibis hotel” in due ore, passate velocemente a causa della nostra euforia nel vedere la neve fuori dal finestrino. Alle otto e mezza la nostra prima cena al ristorante dell’hotel dove abbiamo trovato le famose calde zuppe polacche e poi verso le nove e tre quarti la nostra prima visita notturna del centro della città di Cracovia: veramente emozionante. Siamo rientrati in albergo verso mezzanotte e siamo crollati tutti dopo la stancante giornata di viaggio.


Cracovia, 19/02/18


Prima colazione polacca e internazionale alle otto e mezza. I professori ci hanno consigliato di farla abbondante perché ci avrebbe aspettato una lunga e fredda camminata per la città di Cracovia. All'uscita dell’hotel abbiamo conosciuto la nostra guida di nome Piotr con il quale durante il viaggio abbiamo legato molto. Una volta ricevuti gli auricolari e radioline abbiamo iniziato la nostra giornata di visita. Quando siamo arrivati in centro dove eravamo stati la sera prima, Piotr ha iniziato a spiegarci approfonditamente la storia di ogni monumento in un italiano perfetto. Abbiamo visitato anche l’interno del castello reale di Wawel, che avevamo ammirato solamente dall'esterno la sera prima. Fuori del castello si erge la statua di un drago, simbolo del castello e della città , che ogni cinque minuti emana una vampa di fuoco dalla bocca. A metà mattinata, visitato il castello, ci siamo diretti alla Main Square per poter assistere al richiamo del trombettiere dalle finestre delle Torri di Basilica di Santa Maria. Appena terminato abbiamo avuto un’ora e mezza libera per il pranzo e poi un

appuntamento di nuovo sotto le due torri nella piazza del mercato per poi poter visitare il ghetto ebraico con tutta tranquillità. Personalmente, mi è rimasta l’emozione di quando siamo entrati nella Piazza degli Eroi del Ghetto. Qui ci sono 70 sedie in ferro che stanno a simboleggiare ognuna mille ebrei, realizzate da due artisti polacchi ispirati da una fotografia d’epoca di una bambina che trasporta la sua sedia che usava a scuola durante lo spostamento di massa degli ebrei dal quartiere di Kazimierz al Ghetto. Terminata la visita abbiamo avuto il tardo pomeriggio libero per riscaldarci e girare ancora un po’ la città.

Auschwitz, 20/02/18


Questa è stata senza dubbio la giornata del viaggio più intensa sia psicologicamente sia fisicamente. Alle undici dopo aver fatto colazione, siamo saliti sul pullman che ci ha portato ad Auschwitz in circa due ore. Anche qui, come il giorno prima, abbiamo usufruito degli auricolari che ci hanno dato per poter seguire la nostra guida il più attentamente possibile. Dopo aver passato il metal detector siamo entrati dal famoso cancello con la scritta ”Arbeit macht

frei”(il lavoro rende liberi) dunque abbiamo iniziato visitando il campo di Auschwitz I. Abbiamo visitato la maggior parte dei block e abbiamo visto nel blocco 11 i barattoli dello Zyklon B usato per gasare i deportati, i capelli e beni personali dei prigionieri, rimanendo tutti senza fiato. Una volta terminato di vedere i block siamo passati ai forni crematori all’esterno del campo dove venivano bruciati i cadaveri dei detenuti. Siamo passati poi a Birkenau o Auschwitz II dove abbiamo veramente sofferto tutti il freddo a causa del mancato riparo dal vento gelido. Abbiamo camminato di lato alle rotaie del treno che passava all'epoca

costruiti nell'ultimo periodo dello sterminio e poco più avanti dell’entrata abbiamo visto un vagone originale destinato al trasporto merci ma utilizzato dai nazisti per il trasporto delle persone. Continuando la camminata tra la neve siamo giunti alle rovine delle camere a gas distrutte dai tedeschi poco prima dell’arrivo dei russi. Infine siamo arrivati nel campo dove lavoravano le donne e qui la guida ci ha mostrato le baracche pietose in cui dormivano. La nostra visita è terminata qui senza vedere Auschwitz III dove non è rimasto molto. Siamo risaliti sul pullman alle cinque e siamo tornati in hotel esausti. Questa è stata un’esperienza unica per tutti che ti cambia psicologicamente e che ti fa provare a capire in parte cosa realmente hanno passato quelle persone.


Cracovia 21/02/18


Giornata passata in armonia dopo quella commovente ad Auschwitz. Abbiamo visitato le miniere di sale di Wielizcka a pochi chilometri dal nostro hotel che si sono rivelate come detto anche da Piotr una delle più belle attrazioni della città. Siamo scesi sotto terra di 100 e passa metri e sceso circa 230 scalini. Nella miniera abbiamo potuto ammirare le pareti di sale che una volta i minatori lavoravano, e persino potute leccarli. Sono presenti molte statue fatte di sale e ognuna di loro ha una storia dietro: quella che ci ha colpito di più è stata quella di Papa Giovanni Paolo II realizzata da Pellegrinaggi, a causa dei dettagli

eseguiti alla perfezione. Per risalire fortunatamente non si devono rifare tutti gli scalini, ma un ascensore molto veloce che ti riporta all’entrata. Abbiamo avuto tutto il resto della giornata libero poiché era l’ultimo giorno di visita e ognuno poteva andare a rivedere qualcosa di già visto o scoprire qualcosa di nuovo. Noi maschi della classe ci siamo riposati e riparati dal freddo in un centro commerciale nella zona industriale della città e siamo stati in cerca di compere per un paio di orette, poi abbiamo raggiunto nuovamente il gruppo per ritornare in albergo.


Cracovia/Katowice-Roma, 22/02/18


L’appuntamento mattutino era alla hall alle ore undici per prendere lo stesso pullman dell’andata che ci ha riportato all'aeroporto. Effettuato come da norma il noioso controllo di sicurezza e rimesso i nostri scarponi siamo andati a pranzare per spendere gli ultimi zloty rimasti nelle nostre tasche. Abbiamo aspettato le 15 per poterci imbarcare e poi siamo saliti nuovamente sul volo della compagnia Wizzair e siamo arrivati a Roma come da orario alle 17:30. Salutato tutti i professori siamo usciti dall'aeroporto e ci siamo resi conto della notevole differenza di temperatura che c’è a Cracovia e a Roma. Personalmente ho apprezzato un minimo il ritorno per poter mangiare nuovamente un buon piatto di pasta!



di Luca Anastasio



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